Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due il corpo di lei mandava vampate africane lui sembrava un coccodrillo i saxes spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga e la canzone andava avanti sempre più affondata nell'aria.
Quei due continuavano da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui come una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera.
Boogie Woogie Boogie Woogie
Qualcuno nei paraggi cominciava a sternutire il ventilatore ronzava immenso dal soffitto esausto i saxes ipnotizzati dai movimenti di lei si spandevano rumori di gomma e di vernice da lui di cuoio.
Le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo altri sternutivano senza malizia e la canzoni andaava elegante l'orchestra era partita, decollava.
Boogie Woogie Boogie Woogie
I musicisti un tutt'uno col soffitto e il pavimento solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi quei due danzavano bravi una nuova cassiera sostituiva la prima questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane.
Quella musica continuava era una canzone che diceva e non diceva l'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare.
Boogie Woogie Boogie Woogie
Un quinto personaggio esitò prima di sternutire poi si rifugiò nel nulla era un mondo adulto si sbagliava da professionisti.