Io sono devoto alla Logica sono devoto a San Giorgio e al suo cavallo ecco "l'ingegnoso cavaliere" e il suo scudiero a noi tre sarebbe bastato per esempio essere immortali.
Ecco il vertiginoso parlare dello spirito umano, ecco l'insaziabile ricerca che genera l'opera invisibile l'opera imperdonabile.
E poi il decimo capitolo del mio amore preceduto come si conviene dai migliori ladri di denti d'oro l'oscenità di una notte di tamburi che è la decima che è la mia.
E sfilano gli esultanti vuoti come i giorni di vento accompagnati dalla musica del novecento preparata dai grandi cuochi del novecento.
Ed è tutta aria mulinante cori sull'oceano acque bianche io resto fedele a San Giorgio sono devoto alla Logica di notte e di giorno di notte e di giorno.
Hanno lasciato Gerico dalle gambe chiuse dove la vita si conclude vengono da Napoli dove tutto rinasce e ricomincia è la sgargiante processione dei senza fede redenti, guariti e debitori.
Ed ecco lo spirito di un macchinista che ha visto le Indie occidentali e latitudini e longitudini e ancora si chiede: "in quale città andiamo e in quale tempo soprattutto in quale tempo".
E ancora le bocche libere dal bavaglio baciami e saprò ripagarti con getti d'amore sei musica forte di trombe e di tamuri sarai musica nella tempesta senza una mano che tu suoni perché di te perché di te perché di te farò un canto.
Passano i generali battuti che si affrettano nell'oscurità dei settecento sottopassaggi di Roma dove non c'è chi butti una moneta e i giorni copiano i giorni la storia copia la storia a sua minor gloria.
E io sono devoto alla Logica sono devoto a San Giorgio e al suo cavallo ecco "l'ingegnoso cavaliere" e il suo scudiero a noi tre sarebbe bastato per esempio essere immortali.
San Bernardo e San Simone proteggetemi dal lampo e dal tuono Santa Vergine benedetta proteggetemi dal lampo, dal tuono e dalla saetta portate questa burrasca sul monte di Messina dove non canta né gallo né gallina il tempo passa e la morte viene beati coloro che hanno fatto del bene.
Tutto questo va verso l'alto come un fiume verticale a fulmine di spada io brindo al vostro passaggio al piacere del ladro alla pubblica colpa bevo acqua gelida a larghe mani bevo agli orizzonti gobbi alle femmine barbute alle scimmie e ai cani mi guardo ancora nello specchio e vi saluto brava gente.