Queste lettere amare che mi scrivi anche tu sono perle di mare, le più rare quaggiù, e anche se non rispondo io le porto con me, come fossero un grido inconsolabile. È un amore innocente che ci lega così, forse non serve a niente, però noi siamo qui a contare le stelle, con la complicità delle notte nascoste in fondo all'anima.
Io canterò di città in città, seguendo sempre i tuoi occhi, che riconoscerò. Io volerò sopra questa realtà e non saremo mai vecchi e ti ritroverò.
Se ti sembro distante a due passi da te, sopra il trono arrogante di un ridicolo re, sono ancora convinto, nella mia ingenuità, che ogni nuovo concerto c'innamorerà.
Io canterò di città in città, cercando sempre i tuoi occhi e ti sorriderò. Io volerò sopra questa realtà e non saremo mai vecchi e non ti perderò.
Ma, oltre questo miracolo, io sto aspettando la vita come te, in questo eterno spettacolo che faccio per amore, amore, amore, amore, amore, amore sì!
Sì!
Fra i tuoi sogni e i miei sbagli sono passati così questi nostri dieci anni interminabili...