Con un dottore, un lettino e un soffitto dall'aria sgualcita, son ritornato indietro a cercare il mio orologio, la vita, che avevo perso dal sacco deluso dei sogni dal fondo bucato, quanto ci ho messo a capire le cose che avevo sbagliato. Quando ho sentito una pace staccarmi da queste mie gambe e son cresciuto d'altezza e arroganza, per sentirmi grande, cadendo dentro le storie degli altri in un modo contorto e banale, per poi lasciarle così, senza neanche vederne il finale.
E il gusto di esistere me l'ero scordato in un campo di brividi e di filo spinato, e sembrava un reato.
Ed ho cercato gli amori più adatti alla mia sonnolenza, [Ed ho cercato gli amori più adatti alla mia sonnolenza,] di quelli che, nello scambio di affetti, puoi farne anche senza, [di quelli che, nello scambio di affetti, puoi farne anche senza.] ho lavorato ed ho perso del tempo, ma sempre come un apprendista, e con la vita pian piano ci siamo un po' persi di vista.
[Ma il gusto di esistere...] Ma il gusto di esistere mi stava tornando, sotto forma di traffico con il suo sotto fondo.
E il tempo e la polvere in senso antiorario tornavano ad essere questo mio desiderio, e il suo esatto contrario.
Ma ho sotterrato il presente distante e mi son ritrovato nuovo, come una pianta che nasce da un seme o una bestia da un uovo, ed ho pagato il biglietto di vivere in una maniera diversa, come l'omino che corre all'uscita di sicurezza.
[Perché il gusto di esistere...] Perché il gusto di esistere, da quando son nato, il gusto di esistere non mi è ancora passato!
[Perché il gusto di esistere, da quando son nato...]
Perché il gusto di esistere non mi è ancora passato!
Compositores: Giancarlo Bigazzi (Cartavetrata), Marco Masini (Sexpier), Damiano Nincheri ECAD: Obra #38367952