Un rampante è solo produzione come un cotechino Una squallida persona vuota dal fatale destino Una cosa senza sentimenti, una piovra tipo nazionale Una vipera che porti in corpo e non riesci a schiacciare
Impossibile guardarsi dentro mentre corre il treno Non c'è niente che si debba dire o possa farti da treno Non c'è niente che si debba dire o possa farti ad freno Non c'è niente da considerare, solo ostacoli da demolire
E un padrino dal colletto bianco che ti aiuti a salire A volte poi gli aiuti si rincorrono e si spingono degli altri uguali a te E tu stai lì impalato su di un tavolo e poi finisci sopra la moquette Vecchio giovane dal viso stanco cosa ti rimane? Quattro mobili di gesso bianco e la cuccia del cane, un cervello molto malandato, La salute che hai buttato via e un avviso dato in tribunale con la garanzia
Franco, credimi che il gioco è chiuso e non capisci ancora se giustizia c'è mai stata al mondo, l'hai subita ora Se il tuo Santo ti ha gettato a fiume, non ti resta che dimenticare Più che metterci una pietra sopra, devi rimborsare Ma porterai la cosa fino all'ultimo e finirai sul tavolo di un bar Poi dovrai fare i conti col tuo fegato che certamente non ti assolverà Solitudine di cose perse mentre guardi il mare Dove l'acqua cade verso il fondo e non sa galleggiare E mentre scivoli con il pensiero agli errori che hai saputo fare Cogli inutili valori, pesci che non sanno nuotare.