Io credo di conoscerti la mia casa è al 26 tutti i giorni stessa strada, stesso tram, se piove vado in macchina e tu che lavoro fai potrei passare à prenderti, se vuoi. Conosco un posto dove in due si spende poco e la prima volta pago io primo, secondo, dolce e poi il caffé e dopo a bere a casa mia.
Ma lei in silenzio se ne sta mentre cammina accanto a me, sei italiana o no, sorride un po', il tuo nome non mi hai detto come mai.
La scena è quella solita della semioscurità lei da une parte ed io che guardo in su e parlo di canzoni mentre un disco va e intanto mi avvicino un po' di più ma c'è qualcosa che mi dice no une scusa inventerò.
Ma lei in silenzio se ne sta, che situazione questa qua non so che fare o dire e lei sempre là con un cenno della mano lei mi fa capire che vuole andar via.
Mi guarda mentre il taxi già sta partendo e lei con sé sorridendo se ne va in allegria oh... se era bella... bella da morire non l'ho più vista o visto mai.
Ed in silenzio resto qui, che confusione dentro me non la racconterò questa avventura non saprei cosa rispondere: se era bella o bello non lo saprò mai.