In queste tempeste di città la testa di qualche anno fa su di un marciapiede mi spavento dei prezzi di un ristorante e la mia chitarra chi ce l'ha mangiata dal Monte di Pietà tre gettoni perché non si sa mai tante volte chiamasse lei tante volte chiamasse lei e lo stomaco vuoto era il solo invito a non andare giù e delusi genitori da ingannare sempre più la cambiale sembra esistenziale quando va così e decisi che non era male che finisse lì Con la testa sui binari con la testa sui binari quando vidi un'ombra contro il cielo blu ali piccole e leggere ma non era un ferroviere ho capito che era solo un cielo blu un bel cielo blu un incantato cielo blu come poi non ne ho visti più un incantato cielo blu In queste tempeste di città di un bianco Natale mesi fà appoggiandosi al vetro con la fronte c'è un ragazzo che sogna un ristorante la prima chitarra se ne va mangiata dal Monte di Pietà ragazzo lo so quando si sogna mangeresti anche una spugna mangeresti anche una spugna e lo stomaco vuoto fa parte del mito dell'artista basta che l'appetito non diventi invito a non sperare più no ragazzo stare soli è un pozzo da buttarsi giù cerco fuori e c'è soltanto l'aria di un bel cielo blu Con la testa sui binari con la testa sui binari quando vidi un'ombra contro il cielo blu ali piccole e leggere ma non era un ferroviere ho capito che era solo un cielo blu un bel cielo blu un incantato cielo blu come poi non ne ho visti più un incantato cielo blu